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Ombrelli di salvataggio al di là della democrazia
Nella sua funzione di Primo Ministro Mario Monti ha chiesto di ridurre in Europa il controllo dei Parlamenti per affrontare meglio la crisi finanziaria. In realtà, lo strumento degli ombrelli protettivi non ha più niente a che fare con la democrazia. Il Consiglio di governo e il direttorio del nuovo meccanismo di stabilità europeo non sono stati eletti e non sono sottoposti ad alcuno. I loro documenti sull'origine e l'uso dei più di 700 miliardi di euro di soldi dei contribuenti sono "inviolabili" cioè segreti. I membri dell'organismo godono dell'immunità e non possono essere portati davanti ad un tribunale.
Rischi di responsabilità enormi
Grazie agli ombrelli protettivi in Europa sono a rischio anche le pensioni. Soltanto i tedeschi rispondono ormai per più di 1000 miliardi di euro di debiti degli stati di Eurolandia entrati in crisi. Le grandi banche d'investimenti ed i hedgefonds scommettono sul fallimento dell'euro, sulla bancarotta della Grecia che travolgerà anche Spagna, Portogallo e infine anche l'Italia. Non dovrà andare così ma non è nemmeno escluso e potrebbe accadere prima di quel che oggi sembra possibile. A quel punto i tedeschi dovranno pagare i 1.000 miliardi di euro di debiti. Come si pagherà questa somma? Si vorrà azzerare per tre anni il bilancio federale e nel frattempo chiudere le ferrovie, le autostrade, le università, le scuole e anche le Forze armate? Molti vedono questi pericoli. Ma sempre si dice categoricamente: "Non ci sono alternative alla politica degli ombrelli protettivi".